La competizione sportiva, come lotta razionale e "addomesticata", diventa simbolo della modernità (cfr. ad es. Elias 1976).
Questi stessi modelli diventano però sin da subito oggetto di interesse anche per il cinema comico. Come osserva Claudio Bisoni, «La gag sportiva si basa quasi sempre sullo scarto che intercorre tra il desiderio del performer di adeguarsi agli standard tecnici di esecuzione richiesti dalla disciplina e la sua reale competenza in materia» (Lo sport nel cinema e nella fiction televisiva)
I modelli culturali connessi al corpo dell'atleta, insieme ai valori moderni dell'efficienza e della dinamicità che esso richiama, vengono messi in causa dal corpo del comico, inadeguato - e su entrambi i piani.
Nella lezione di ieri, abbiamo visto i casi (citati nell'articolo) di Charlie Chaplin boxer:
e di Jerry Lewis in "Nutty Professor" (Le folli notti del dottor Jerryll):
Negli anni Ottanta, anche la rappresentazione del corpo femminile diventa atletica e performante, qualità prima considerate maschili per definizione. L'aerobica sostituisce la ginnastica, e il fitness diventa moda, anche da indossare.
Nell'immagine a sinistra, Jane Fonda è ritratta in una posa atletica ma dall'evidente richiamo sessuale, mentre indossa (quelli che si chiamavano allora) pantacollant e scaldamuscoli.
A destra uno scintillante abbigliamento "trendy" da aerobica è indossato da due delle tre amiche di mezz'età protagoniste del telefilm The Golden Girls (Cuori senza età).
Anche in questo caso, l'inadeguatezza del corpo e del look viene usata per ridicolizzare modelli culturali (il fitness), rispetto ai quali le "comuni mortali" si sentono inadeguate. La puntata del telefilm è infatti intitolata "Spring Rituals" - i riti di primavera che in vista della "prova costume" prevedono diete ferree e tardiva iscrizione in palestra, con relativo shopping.
Riferimenti bibliografici
Bisoni, C. (2003). Lo sport nel cinema e nella fiction televisiva. In Enciclopedia dello Sport. Enciclopedia italiana Treccani.
Elias, N. (1976). Sport et violence. Actes de La Recherche En Sciences Sociales, 2(6), 2–21. doi:10.3406/arss.1976.3481
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