Vanessa Dioguardi
L’immagine della destinazione turistica come costruzione sociale,
FrancoAngeli, Milano.
Fra i cambiamenti più rilevanti in atto nella società dei consumi vi è senza dubbio quello riguardante il processo di dematerializzazione dei beni. Questi, come sottolineato nell’ambito delle più recenti teorie sociologiche sui consumi, più che essere acquistati in quanto “prodotti” vengono scambiati in quanto “immagini”. In ambito turistico, per esempio, la competizione tra mete non avviene più soltanto sul piano delle risorse materiali in esse presenti. A competere, infatti, sono soprattutto le immagini da esse veicolate.
Che cosa è dunque l’immagine? E che cosa è l’immagine di una destinazione? Come è possibile misurarla? E in che modo essa influenza il processo di costruzione sociale della “realtà turistica”?
Il volume tenta di rispondere a queste domande intendendo anche analizzare il ruolo rivestito, per la diffusione dell’immagine di un territorio, dagli intermediari turistici. Essi infatti forniscono validità e attendibilità a quelle informazioni che dei luoghi circolano nell’immaginario collettivo. Inoltre svolgono un’importante funzione sia nello sviluppo delle destinazioni turistiche, mediante la creazione di package tour per determinate mete, sia nella riduzione della percezione del rischio, tramite l’applicazione di un “sapere esperto” che conferisce sicurezza ad attività e pratiche di cui il turista potenziale non ha competenza . Per tutte queste ragioni, il loro giudizio su un dato luogo acquista una salienza e un peso peculiari, anche in prospettive diverse da quella strettamente turistica.
Frutto di una ricerca riguardante l’immagine della Sicilia secondo i tour operator francesi e inglesi, il libro fornisce risultati e chiavi di lettura che, collocandosi nell’alveo della sociologia e del marketing del turismo, offrono una diagnosi anche a chi si occupa più in generale di governo del territorio.
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