27 aprile 2011

Candidato, di che partito sei?



Qualche giorno fa un articolo di Carmine Saviano, pubblicato da Repubblica, lamentava la generale assenza di riferimenti ai simboli di partiti nei siti web dei candidati a sindaco:
Conservati e venerati, in grado di dare senso ad ogni comunità politica. I simboli di partito. Colori e forme in cui s'intrecciano storie e battaglie, conquiste passate e prospettive future. Dalla falce e martello allo scudo crociato, dall'Alberto di Giussano alle tante declinazioni del tricolore dell'odierna simbologia politica. Vessilli da alzare e difendere. Ad ogni elezione, piccola o grande che sia. E che oggi, la maggior parte dei candidati sindaco, nelle quattro città più importanti, semplicemente snobba.
E può in effetti stupire un po' il fatto che - nei siti dei candidati monitorati fino ad oggi (in tutto sono oltre cento, ma solo la metà ha aperto un sito web: vedi la pagina dedicata) - solo nel 40% dei casi sia riconoscibile il partito o la coalizione di appartenza.

Partiti post-ideologici quanto si vuole, tenderemmo a pensare che gli elettori vogliano sapere per chi votano. O forse invece no? O forse in realtà agli elettori interessa il programma del candidato, e non il partito a cui appartiene?

Del resto, quando il candidato si presenta a nome di una coalizione, diventa obiettivamente controproducente associarlo all'uno o all'altro partito della coalizione stessa - e questo a maggior ragine quando si tratti di un candidato che viene dalla cosiddetta "società civile". Senza contare i costanti attacchi che i partiti, soprattutto quelli "storici", hanno subito e subiscono in questo clima di postmoderno populismo, ed il dilagare dei nomi di leaders sugli stessi simboli dei partiti.

Nell'insieme, di certo, il fenomeno mette in luce la progressiva individualizzazione non solo delle campagne elettorali, ma - credo  - anche delle scelte degli elettori. Poiché però i partiti continuano ad essere fondamentali in una democrazia rappresentativa che voglia continuare a rappresentare qualcosa o qualcuno, devo dire che personalmente non posso fare a meno di rilevare qualcosa di inquietante in queste strategie di comunicazione.

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