Di pochi giorni fa la notizia della condanna dell’Italia, da parte di Strasburgo, per non aver assegnato le frequenze all’emittente Europa7 (a tutto vantaggio di Mediaset, com’è noto). La condanna viene motivata facendo riferimento alla violazione del diritto alla libertà d’espressione e d’informazione, e alla mancata tutela della proprietà.
Ancora più preoccupante, però, come sottolinea Alessio Liberati, il fatto che la Corte abbia
testualmente affermato che la legislazione nazionale italiana difettava di una chiarezza e precisione che non ha permesso di assicurare un grado di certezza sufficiente. In sostanza ha applicato il principio del “defaut de sécurité juridique”.
[…] Questo significa che l’utente della giustizia non solo non può essere pienamente consapevole ex ante del contenuto precettivo delle regole, ma addirittura è costretto a rivolgersi ai tribunali sperando che i giudici accolgano la tesi più favorevole al proprio interesse. Una situazione inaccettabile, in cui il diritto perde il suo stesso senso di regolazione dei rapporti e la norma finisce con il non assolvere alla propria funzione dirimente.
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