Oggi a Cocullo si è svolta la tradizionale festa dei serpari in occasione di San Domenico Abate. I "serpari" del paese portano in processione la statua del santo, dopo averla "incoronata" di serpenti vivi, catturati nei giorni che precedono la festa.
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1 maggio 2014
23 febbraio 2013
Ma è vero che "La televisione ha vinto" le elezioni?
La campagna elettorale si è conclusa, ed ha vinto la televisione. Dovevano essere le elezioni di internet e del social web, ed invece i leaders nazionali hanno fatto a gara ad occupare ogni spazio televisivo possibile ed immaginabile, per rispondere a domande che i cittadini (credo) non avrebbero mai posto loro.
Personalmente, però, non mi aspettavo grandi novità sul fronte del web. Non sono una esperta di comunicazione politica, ma ho una qualche esperienza di processi di innovazione. E l’uso del web per fare campagna elettorale rappresenta una innovazione direi quasi radicale, rispetto alle culture organizzative dei partiti europei.
Premesso che il giudizio sul “ritorno in auge” della tv si basa anche sulla sottovalutazione del ruolo delle emittenti locali (di cui molti esperti sembrano ignorare l’esistenza), le campagne elettorali per le scorse amministrative hanno infatti evidenziato tre modi fondamentali di presenza online:
Paradossalmente proprio i primi due, per ragioni completamente opposte, si sono rivelati i meno innovativi.
Personalmente, però, non mi aspettavo grandi novità sul fronte del web. Non sono una esperta di comunicazione politica, ma ho una qualche esperienza di processi di innovazione. E l’uso del web per fare campagna elettorale rappresenta una innovazione direi quasi radicale, rispetto alle culture organizzative dei partiti europei.
Premesso che il giudizio sul “ritorno in auge” della tv si basa anche sulla sottovalutazione del ruolo delle emittenti locali (di cui molti esperti sembrano ignorare l’esistenza), le campagne elettorali per le scorse amministrative hanno infatti evidenziato tre modi fondamentali di presenza online:
- quello dei candidati più “importanti”, ovvero i candidati a sindaco dei partiti maggiori nei comuni più importanti;
- quello dei candidati minori, ovvero i candidati a sindaco dei comuni molto piccoli, e/o dei partiti molto piccoli (anche nei comuni grandi);
- i modi vari e spesso confusi di tutti gli altri: partiti medio-piccoli nei comuni grandi; partiti grandi nei comuni medio-piccoli; liste civiche, movimenti ecc.
Paradossalmente proprio i primi due, per ragioni completamente opposte, si sono rivelati i meno innovativi.
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