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Il numero degli statunitensi che dichiarano di non appartenere a nessuna religione sembra essere in aumento. D’altra parte, alcuni sottolineano come si tratti di una crisi che investe l’appartenenza religiosa - le chiese in quanto istituzioni - piuttosto che la religiosità personale: pur non appartenendo a nessuna religione in particolare, cioè, gli americani pregano e credono in Dio (The Immanent Frame).
Questa “privatizzazione del credere” è un fenomeno che si osserva da tempo anche in Europa. Ma forse (e sottolineo il forse) assume un significato speciale negli Stati Uniti, dove l’appartenenza a chiese e gruppi religiosi ha contribuito - come sottolineava Tocqueville - a costituire una società civile capace di mantenere l’equilibrio fra pluralismo e frammentazione sociale.
vedi anche: GB: solo il 50% dei britannici si dice cristiano (clandestinweb.it)
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