Interessanti però due argomenti più propriamente politici e direi programmatici contenuti nel discorso, che si rifanno entrambi alla dimensione collettiva dell'agire politico ed economico, e che sono naturalmente finalizzati a sostenere la necessità delle spese per i grandi investimenti in infrastrutture.
Il primo argomento, segnalato per ogni dove, è il rifiuto di approfittare della crisi per alleggerire ulteriormente lo stato sociale con il taglio delle spese. Il secondo, proposto in chiusura di discorso, è un diretto attacco alla destra, fatto richiamando nientemeno che Abraham Lincoln. Obama chiede ai repubblicani, a quelli che pensano che la crisi si possa superare solo tagliando le spese statali: "Cosa sarebbero gli Stati Uniti se coloro che si sono seduti qui prima di noi, non avessero costruito ponti e ferrovie o non avessero istituito la scuola pubblica?". Contrapporre interesse individuale e interesse collettivo, oltre un certo limite diventa insomma miope: come sarebbe possibile la crescita, senza le infrastrutture e l'intervento pubblico?
L'argomento è di una semplicità disarmante quanto astuta: Obama fa persino riferimento al nonno, che ha frequentato la scuola pubblica, sottolineando così di non essere un professorino di Harvard figlio di papà.
Siamo individui "forti e autonomi", ha detto Obama, ma "ci sono cose che si possono fare soltanto insieme, in quanto nazione". Era davvero da tanto tempo che non lo sentivo dire da nessuno. E questo mi è piaciuto molto: penso che se qualche politico in Italia - oltre al nostro Presidente - facesse cenno a questo banale e fondamentale concetto, le cose apparirebbero comunque migliori. Non so se andrebbero effettivamente meglio, ma non lo escluderei.
Impressione generale? Se votano a favore, OK, ha vinto lui - a meno che naturalmente le misure non funzionino; ma se votano contro, s'è preparata qualche bella freccia da lanciare, quando sarà il momento, contro il suo futuro competitor. Se non avete trovato lavoro, la colpa è di chi ha votato contro, ha pensato al suo interesse individuale, non ha seguito l'esempio di Lincoln - e ricordatevelo ogni volta che in tv inquadrano il Lincoln Memorial. Rischiando anche molto meno, credo, in termini di debito pubblico.
Yes, we are rugged individualists. Yes, we are strong and self-reliant. And it has been the drive and initiative of our workers and entrepreneurs that has made this economy the engine and the envy of the world.
But there’s always been another thread running throughout our history -- a belief that we’re all connected, and that there are some things we can only do together, as a nation.
We all remember Abraham Lincoln as the leader who saved our Union. Founder of the Republican Party. But in the middle of a civil war, he was also a leader who looked to the future -- a Republican President who mobilized government to build the Transcontinental Railroad -- applause -- launch the National Academy of Sciences, set up the first land grant colleges. And leaders of both parties have followed the example he set.
Ask yourselves -- where would we be right now if the people who sat here before us decided not to build our highways, not to build our bridges, our dams, our airports? What would this country be like if we had chosen not to spend money on public high schools, or research universities, or community colleges? Millions of returning heroes, including my grandfather, had the opportunity to go to school because of the G.I. Bill. Where would we be if they hadn’t had that chance?
How many jobs would it have cost us if past Congresses decided not to support the basic research that led to the Internet and the computer chip? What kind of country would this be if this chamber had voted down Social Security or Medicare just because it violated some rigid idea about what government could or could not do? How many Americans would have suffered as a result?
No single individual built America on their own. We built it together. We have been, and always will be, one nation, under God, indivisible, with liberty and justice for all; a nation with responsibilities to ourselves and with responsibilities to one another. And members of Congress, it is time for us to meet our responsibilities.
via NYTimes.com.
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